Lo statuto dell’ente

Approvato con deliberazione n. 4 in data 11.01.2000
CO.RE.CO. - VE - n. 386 del 18.01.2000

ART. 1 – COSTITUZIONE
•ART. 2 – SEDE E CENTRI DI SERVIZIO
•ART. 3 – FINALITÀ
•ART. 4 - PATRIMONIO
•ART. 5 – ORGANI
•ART. 6 – CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
•ART. 7 - INDENNITÀ DI CARICA PER GLI AMMINISTRATORI
•ART. 8 – INCOMPATIBILITÀ
•ART. 9 – ADUNANZE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
•ART. 10 – VOTAZIONE
•ART. 11 – DELIBERAZIONI E VERBALI
•ART. 12 – DIMISSIONI, DECADENZA E SCIOGLIMENTO
•ART. 13 – PRESIDENTE
•ART. 14 – SEGRETARIO – DIRETTORE GENERALE
•ART. 15 – COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
•ART. 16 – PERSONALE, UFFICI E SERVIZI
•ART. 17 – RAPPRESENTANZA DEGLI UTENTI
•ART. 18 – ALBO DELL’ENTE
•ART. 19 – VINCOLI ED ONERI TESTAMENTARI
•ART. 20 – RINVIO
•ART. 21 – NORMA TRANSITORIA

ARTICOLO 1 – COSTITUZIONE -

E’ costituita l’I.P.A.B. (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza) denominata “LA PIEVE” la cui natura giuridica è definita dalla L. n. 6972 del 17/07/1890.

Tale I.P.A.B. sorge dalla fusione delle seguenti II.PP.A.B.:

Centro Servizi per Anziani “Brogliati – Contro” con sede a Breganze in via Pieve, 42.

Istituito, con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 2261 del 28 dicembre 1983, dalla fusione di due Istituzioni: l’Opera Pia Commisseria Brogliati, sorta per volontà testamentaria del Dott. Giovanni Brogliati con lo scopo di soccorrere a domicilio gli infermi poveri del Comune di Breganze, e il Pio Istituto Contro, eretto nel 1904 con lo scopo di raccogliere ed educare gli orfani poveri e di ricoverare i vecchi poveri ed inabili al lavoro del Comune di Breganze.

Scuola Materna “Giovanni Fioravanzo” con sede a Breganze in Piazza Mazzini, 36.

Istituita con Decreto del Presidente della Repubblica n. 528 del 28.06.1949, per volontà della Sig.na Irene Fioravanzo espressa con testamento pubblico il 12.10.1939 allo scopo di donare al paese un servizio per l’infanzia.

ARTICOLO 2 – SEDE E CENTRI DI SERVIZIO –

La sede legale dell’I.P.A.B. “LA PIEVE” è in via Pieve, 42 - Breganze -.

L’I.P.A.B. “LA PIEVE” è costituita dai seguenti Centri di servizio alla persona che mantengono ciascuno la propria denominazione:
- Centro Servizi per Anziani “Brogliati – Contro” con sede a Breganze in via Pieve, 42;
- Scuola Materna “Giovanni Fioravanzo” con sede a Breganze in Piazza Mazzini, 36.

Ad essi potranno essere aggiunti Centri Servizio di nuova istituzione.

ARTICOLO 3 – FINALITÀ –

L’Ente persegue i seguenti scopi con la realizzazione delle seguenti attività a favore della comunità locale e comunque nei limiti della Regione Veneto:

1. Assistenza e servizi residenziali, semi-residenziali e domiciliari agli anziani.
2. Amministrare e gestire servizi materno-infantili e altre eventuali strutture pre-materne o scolastiche per minori mediante una azione educativa ispirata ad una concezione cristiana della vita (considerando tale indirizzo immodificabile) e comunque nel rispetto degli orientamenti pedagogico-didattici della vigente legislazione.
3. Assistenza e servizi alle persone in stato di disagio sociale e/o economico, fisico e psichico. Tale assistenza può essere di tipo residenziale, semi-residenziale e domiciliare.
4. Promuovere e gestire servizi di carattere sociale, culturale, formativo e ricreativo, utili alla crescita ed alla formazione del bambino e di appoggio alla famiglia.
5. Erogare servizi ai familiari degli utenti.

L’Ente garantisce, come previsto dai lasciti testamentari, l’accesso gratuito o con pagamento ridotto ai propri servizi per i residenti del Comune di Breganze nei limiti delle disponibilità di bilancio determinate dal Consiglio di Amministrazione e derivanti dalla gestione del patrimonio immobiliare. I requisiti per l’ammissione gratuita o con pagamento ridotto e le modalità di accesso sono disciplinati da apposito regolamento.

L’Ente provvede al raggiungimento dei propri scopi istituzionali con i corrispettivi dei servizi prestati, derivanti da contributi da altri Enti e/o da rette di utenza, oltre che con le rendite del suo patrimonio per la parte non destinata, ed individuata dal Consiglio di Amministrazione, al mantenimento, incremento o riqualificazione della consistenza patrimoniale.

L’accesso ai servizi ed alle attività assistenziali dell’Ente avviene nel rispetto della normativa di legge e dei regolamenti vigenti.

L’Ente può stipulare con Enti pubblici e/o privati apposite convenzioni per l’attuazione dei programmi finalizzati al raggiungimento degli scopi statutari.

ARTICOLO 4 - PATRIMONIO -

Il valore e la consistenza del patrimonio risulta dagli inventari di cui all’art. 18 della Legge 17/07/1890 n. 6972.

Il patrimonio immobiliare, secondo le ultime stime asseverate ed effettuate rispettivamente in data 26/11/1999 e 29/11/1999, ammonta a L. 17.080.000.000 (diciassettemiliardizerottantamilioni), mentre quello mobiliare a L. 757.634.367 (settecentocinquantasettemilioniseicentotrentaquattromilatrecentosessanta- settemila).

L’Ente può valorizzare il proprio patrimonio con alienazioni, acquisti o permute di beni mobili o immobili, nonché accettare donazioni o legati ed ogni altro contributo o elargizione.

Per gli aggiornamenti patrimoniali si rinvia agli inventari dell’Ente.

ARTICOLO 5 – ORGANI –

Sono organi dell’IPAB “LA PIEVE”:

a) di governo ed indirizzo:
- il Consiglio di Amministrazione;
- il Presidente.

b) di gestione:
- il Segretario – Direttore Generale.

c) di controllo contabile:
- il Collegio dei Revisori dei Conti.

ARTICOLO 6 – CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE -

L’I.P.A.B. “LA PIEVE” è autonoma e viene amministrato da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque Consiglieri, i quali eleggono al proprio interno il Presidente dell’Ente.

Quattro dei cinque Consiglieri vengono nominati dal Sindaco di Breganze, previa concertazione con il Parroco pro tempore della Parrocchia “S. Maria Assunta”, tra i residenti del Comune stesso scelti tra i migliori e stimati laici di riconosciuta serietà e professionalità, il quinto consigliere è di diritto il Parroco pro tempore della Parrocchia S. M. Assunta di Breganze o suo delegato.

I componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica 5 (cinque) anni e possono essere riconfermati, senza interruzioni, per due volte.

Dopo la scadenza e fino alla nomina del nuovo Consiglio, gli Amministratori compiono gli atti di ordinaria amministrazione ed eventualmente quelli straordinari purché urgenti ed indilazionabili.

I Consiglieri devono essere surrogati in caso di dimissioni, decadenza o decesso.

Alle surrogazioni provvede il Sindaco per le nomine di competenza, sempre previa concertazione, ed il Parroco pro tempore della Parrocchia sopra citata in caso abbia operato tramite suo delegato, non appena si siano verificate e comunicate le vacanze da parte del Presidente dell'Ente.

Almeno tre mesi prima della scadenza del mandato, il Presidente provvede ad inviare al Comune di Breganze la richiesta per gli adempimenti di cui sopra al comma 2 dandone contestualmente comunicazione al Dirigente della Direzione Regionale dei Servizi Sociali nonché al Comitato Regionale di Controllo, per gli adempimenti tutori previsti dalla normativa vigente.

La durata del mandato decorre dalla data di insediamento del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione definisce gli obiettivi ed i programmi dell’Ente, esercita tutte le attribuzioni relative alla gestione dell’Ente che non siano di competenza del Presidente, del Segretario – Direttore Generale o della Direttrice della Scuola Materna mediante l’adozione di provvedimenti deliberativi.

In particolare:
a) approva i piani e i programmi dell’Ente;
b) stabilisce le priorità ed emana le conseguenti direttive generali per l’azione amministrativa e per la gestione;
c) approva lo Statuto e le sue modificazioni con la maggioranza qualificata (4/5) dei componenti;
d) approva i regolamenti dell’Ente e le piante organiche;
e) delibera il Bilancio di previsione, le sue modificazioni ed il Conto Consuntivo;
f) nomina il collegio dei Revisori dei Conti;
g) nomina il Tesoriere dell’Ente;
h) dispone l’istituzione di nuovi servizi e l’ampliamento di quelli esistenti a maggioranza assoluta dei componenti;
i) delibera le tariffe per i servizi erogati dall’Ente;
l) approva le variazioni patrimoniali relative a vendite, acquisti di immobili, eredità, legati e donazioni;
m) stabilisce l’eventuale indennità di presenza per gli amministratori;
n) nomina il Segretario – Direttore Generale.

ART. 7 - INDENNITÀ DI CARICA PER GLI AMMINISTRATORI -

Per lo svolgimento del suo mandato al Presidente del Consiglio di Amministrazione spetta una indennità da determinarsi secondo la normativa vigente.

Per lo svolgimento del loro mandato ai Consiglieri di Amministrazione spetta una indennità da determinarsi secondo la normativa vigente.

ART. 8 – INCOMPATIBILITÀ -

Non possono essere nominati a far parte dell’Amministrazione, e se nominati decadono dalla carica, coloro che si trovano o incorrono in una delle cause di incapacità o incompatibilità previste dalla Legge 17/07/1890 n. 6972 o da altre leggi che disciplinano la materia.

ART. 9 – ADUNANZE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE -

Le adunanze del Consiglio di Amministrazione sono convocate ogni qualvolta risulti necessario, per invito del Presidente o su domanda sottoscritta da almeno 3 Consiglieri.

L’invito alle adunanze, contenente l’ordine del giorno, deve essere sottoscritto dal Presidente ed inviato al domicilio dei componenti almeno 4 giorni prima della seduta. Nei casi di urgenza la convocazione può essere fatta con 24 ore di anticipo.

Possono partecipare alle sedute del Consiglio di Amministrazione anche i responsabili dei vari servizi qualora all’Ordine del Giorno siano previsti argomenti di interesse degli stessi. A tal fine la convocazione, unitamente all’Ordine del giorno, sarà inviata rispettivamente a ciascun responsabile. In particolare, la Direttrice della Scuola Materna “G. Fioravanzo”, in caso di impedimento può delegare in sua vece il Presidente del Consiglio della Scuola.

Le sedute del Consiglio di Amministrazione non sono pubbliche. Il Consiglio può decidere di ammettere la presenza di dipendenti o persone estranee quando lo ritenga opportuno per la consultazione su determinati argomenti.

ART. 10 – VOTAZIONE –

Per la validità delle adunanze è prescritta la presenza della metà più uno dei componenti in carica.

Agli effetti del numero legale non viene computato chi, avendovi interesse, non può prendere parte alla deliberazione ai sensi dell’art. 15 della Legge 17/07/1890 n. 6972.

Le votazioni avvengono per alzata di mano. Deve procedersi a votazione a schede segrete quando si tratti di questioni concernenti persone.

ART. 11 – DELIBERAZIONI E VERBALI –

Le deliberazioni devono essere motivate. Deve essere fatta menzione delle opposizioni, dichiarazioni o riserve con le quali qualche membro abbia ritenuto di spiegare o giustificare il proprio voto.

I processi verbali delle adunanze sono stesi dal Segretario – Direttore Generale, o da altro dipendente individuato dal C.d.A. per motivi di necessità, e sono firmati da tutti coloro che vi sono intervenuti.

Quando qualcuno degli intervenuti si allontani o rifiuti di firmare ne viene fatta menzione.

ART. 12 – DIMISSIONI, DECADENZA E SCIOGLIMENTO –

Le dimissioni vanno presentate per l’accettazione al Consiglio di Amministrazione, al quale compete pronunciarsi in merito.

Il Presidente dell'Ente ha l'obbligo di comunicare all’organo competente le dimissioni di cui al primo comma del presente articolo entro 10 giorni da quello in cui esse sono state presentate dandone nel contempo notizia alla Regione.

L’Amministratore dimissionario rimane comunque in carica, sino a che il successore non abbia assunto l’ufficio.

I Consiglieri che, senza giustificato motivo, non intervengono per tre mesi consecutivi alle sedute, decadono dalla carica. La decadenza è pronunciata dal Consiglio di Amministrazione. Contestualmente il Presidente richiederà all’organo competente la sostituzione del membro decaduto.

Il Consiglio di Amministrazione può essere sciolto nei casi e con le modalità previsti dalla Legge.

ART. 13 – PRESIDENTE –

Il Presidente assume la rappresentanza legale dell’Ente.

Promuove e dirige l'attività del Consiglio di Amministrazione dell'Ente, controlla l'esecuzione delle sue deliberazioni, cura i rapporti con le altre Istituzioni e Amministrazioni pubbliche ed adotta i provvedimenti, a lui demandati, dalle leggi , dallo Statuto e dai regolamenti.

Il Presidente, e il Vice Presidente dell'Ente vengono eletti dal Consiglio di Amministrazione al proprio interno, a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta dei componenti.

In caso di assenza o impedimento del Presidente le sue funzioni vengono svolte dal vicepresidente.

ART. 14 – SEGRETARIO – DIRETTORE GENERALE -

Il Segretario – Direttore Generale è l’organo di gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa dell'Ente. Come tale, e nei limiti delle proprie competenze attribuitegli da apposito regolamento, adotta gli atti di organizzazione delle risorse umane e strumentali disponibili finalizzati al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione rispondendo dei risultati ottenuti.

Partecipa alle sedute del Consiglio di Amministrazione senza diritto di voto ed espleta ogni altro adempimento a lui attribuito da leggi o regolamenti.

ART. 15 – COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI –

L'Ente si dota di un Collegio di Revisori dei conti costituito da tre componenti, rispettivamente nominati:

- Il componente Presidente della Giunta Regionale;

- Un Componente della Conferenza dei Sindaci della sede legale dell'I.P.A.B.;

- Un Componente del Consiglio di Amministrazione.

I requisiti, le cause di esclusione ed incompatibilità, i compiti, le procedure di nomina e la durata in carica sono stabiliti dalla normativa Regionale. Il compenso è fissato dal Consiglio di Amministrazione dell'I.P.A.B. entro i limiti stabiliti dalla normativa Regionale".

ART. 16 – PERSONALE, UFFICI E SERVIZI –

La nomina, la dotazione organica, i doveri, i diritti, le attribuzioni e le mansioni del personale dipendente sono disciplinati dalle leggi, dai contratti collettivi nazionali ed integrativi oltre che dai regolamenti interni.

Il personale dipendente è al servizio dell’Ente, contribuisce alla realizzazione dei programmi e degli obiettivi fissati dall’Amministrazione e dalla Direzione, ispira la propria azione tenendo innanzitutto presenti le necessità degli utenti, senza distinzione di condizioni personale e sociali.

La direzione educativa - didattica della Scuola Materna “Giovanni Fioravanzo” è affidata alla Direttrice della scuola materna.

I vari uffici e servizi sono organizzati secondo principi che garantiscono la qualità, l’efficienza, l’economicità, la continuità, il diritto di scelta e la partecipazione.

L’Ente, nell’organizzazione dei servizi, favorisce e valorizza la presenza delle Associazioni di volontariato sociale, regolarmente iscritte nel Registro Regionale. Le modalità di ammissione, le attività ed i rapporti delle stesse con l’Amministrazione ed il personale dell’Ente, sono disciplinati da apposito regolamento.

ART. 17 – RAPPRESENTANZA DEGLI UTENTI –

L’Ente riconosce e promuove la rappresentanza degli utenti dei singoli servizi attivati e dei loro familiari prevedendo in apposito regolamento le forme di consultazione e partecipazione negli organismi di governo e gestione dei servizi.

Lo scopo della rappresentanza degli utenti è di attivare forme di collaborazione attiva con gli organi di governo e di gestione dell’Ente, formulando suggerimenti, proposte e osservazioni dirette a migliorare i rapporti con il personale e l’organizzazione dei servizi nonché favorire la realizzazione dei programmi ed il raggiungimento dei fini istituzionali.

Le competenze del Consiglio della Scuola della struttura “G. Fioravanzo” saranno disciplinate da apposito regolamento nel rispetto delle leggi vigenti in materia.

ART. 18 – ALBO DELL’ENTE –

E’ istituito l’Albo dell’I.P.A.B. “LA PIEVE” sito presso la sede dell’Ente, per la pubblicazione degli atti previsti dalla legge dallo statuto e dai regolamenti.

Resta fermo l’obbligo di pubblicazione degli atti all’Albo pretorio del Comune di Breganze nei casi previsti dalla legge.

ART. 19 – VINCOLI ED ONERI TESTAMENTARI -

In conformità alle disposizioni testamentarie dei benefattori Brogliati Giovanni, Contro Girolamo e Fioravanzo Irene, l’Ente garantirà:
- un assegno annuo al Parroco della Parrocchia S. Maria Assunta di Breganze per la celebrazione di n. 300 S. Messe a favore delle famiglie Brogliati e Contro. Tale onere viene assolto col versamento di una somma che viene ogni anno determinata con apposita deliberazione sulla base delle tariffe vigenti stabilite dalla Curia Diocesana.
- La celebrazione ogni anno il giorno 20 novembre di una S. Messa con relativo ufficio funebre presso la Chiesa Arcipretale di Breganze, a suffragio dell’anima della benefattrice Irene Fioravanzo e dei defunti della sua famiglia.
- La denominazione “Giovanni Fioravanzo” della scuola materna non può essere modificata per espressa disposizione testamentaria.
- La direzione didattica della scuola materna “Giovanni Fioravanzo” è affidata alle Suore Orsoline di Breganze ed in caso di impossibilità da parte di quest’ultime, alle Suore di Santa Maria Ausiliatrice di Torino (Salesiane).
- La sede della Scuola Materna “Giovanni Fioravanzo” deve rimanere presso la casa di abitazione della benefattrice e sue adiacenze in Piazza Mazzini a Breganze presso il palazzo “Fioravanzo” il quale non può essere alienato.
- La cura e manutenzione in buono stato delle tombe dei benefattori. Inoltre nel giorno di commemorazione annuale dei defunti si provvederà all’ornamento delle stesse con fiori e luci a seconda della consuetudine.

ART. 20 – RINVIO –

Per quanto non previsto dal presente statuto si osservano le norme relative alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza di cui alle leggi e regolamenti statali, della Regione Veneto nonché Regolamenti interni.

ART. 21 – NORMA TRANSITORIA –

I Consigli di Amministrazione dei due Enti soggetti della fusione, svolgeranno i compiti di ordinaria amministrazione fino all’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione nominato ai sensi dell’art. 6.